La casetta
Dopo l’inaugurazione del monumento al valore alpino, l’entusiasmo e l’alpinita del gruppo era altissimo, gli alpini non si sono messi a riposo, un altro sogno che da anni balenava nel loro cuore alpino, era la desiderata sede alpina del gruppo, sede tanto voluta dagli alpini anziani e fondatori. Nel 1987 il comune di Gemona, terminata la ricostruzione, dopo il terremoto, decide che tutti i prefabbricati avuti in dono, che hanno ospitato la popolazione durante i lavori della ricostruzione di Gemona, vengano messi a disposizione dei volontari gruppi che hanno partecipato alla ricostruzione. Nel mese di luglio 1987 Salvatore Galessi (Rino) in accordo con il capogruppo Eugenio Minotti, contatta l’amico impresario edile di Azzano san Paolo, Camillo Gargantini, iscritto al locale gruppo. Gargantini con la sua impresa, e stato un forte attivista nella ricostruzione post terremoto a Gemona e Galessi gli chiede se si può interessare presso il comune di Gemona, per chiedere se c’e la possibilita di avere una casetta prefabbricata da adibire a sede del gruppo Alpini di Campagnola. Gargantini gli comunica che era in partenza per Gemona e certamente conoscendo il sindaco, si sarebbe interessato. Dopo alcuni giorni viene comunicato al Galessi che, sentito il sindaco, c’e ancora disponibile una ultima casetta appartamento donata dagli austriaci di Bad Reichnall disponibile, ma, di affrettarsi, perche e gia stata addocchiata da altri gruppi alpini.
La notizia viene comunicata al capogruppo Minotti che immediatamente sentito il consiglio di gruppo, organizza una trasferta di 5 alpini per recarsi a Gemona, composta da Eugenio Minotti, Salvatore Galessi, Giovanni Rovaris, Giacomo Brembilla e Alessio Granelli che per la trasferta ha messo a disposizione anche l’automezzo. A Gemona accompagnati dal sindaco, in un piazzale visionano la casetta adatta per la nostra sede del gruppo. Immediatamente presso il comune ne viene accettata l’assegnazione e a sorpresa il sindaco comunica che la casetta viene donata al gruppo a titolo gratuito, come segno di riconoscimento e di gratitudine per il lavoro fatto dal gruppo per i noti eventi del terremoto in Friuli (nella chiesa di San Rocco e per la fontana antistante la piazzetta fronte chiesa. Nel mese di agosto la casetta viene smontata a pagamento da una impresa specializzata di Gemona (il nostro gruppo per lo smontaggio non aveva capacita e mezzi adatti). La casetta è stata poi trasportata con un autotreno messo a disposizione dal Gargantini, trasporto effettuato con il solo costo del carburante, e depositata nella chiesa incompiuta di Campagnola. Il nostro gruppo come riconoscimento per la donazione ha donato al comune di Gemona un contributo volontario (3,5 milioni di lire) per completare il restauro di una cappella.
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